martedì 14 luglio 2020


La mia mamma Emma si è addormenta.


La mia mamma Emma si è addormenta. Si è svegliata tra le braccia di Dio, che l’ha coccolata. Deve esserle particolarmente piaciuta per come l’ha fatta. Mite, sorridente, solida. In conclusione della sua vita le ha dato due malattie di quelle che fanno tremare i polsi solo a sentirle nominare. Eppure quegli anni sono un lungo racconto di momenti belli. Anche per le battute che Emma, mia madre, faceva senza nemmeno pensarci. Una su tutte. Quando la reggevo per fare degli spostamenti le intimavo: << _Mamma fai attenzione! Rischi di cadere!_ >>. Speravo di intimorirla e renderla più disponibile alle mie manovre, anziché assoggettarmi ai suoi ritmi. Mi rispondeva con la sua leggerezza: << _Figlio mio bello, se cado a terra, a terra mi trovi_ >>. Deve essere piaciuta la riuscita della sua creatura al Nostro Creatore. Solida, semplice, pronta a prendersi “il rischio di vivere”. Di sicuro le deve essere piaciuta la sua fede. << _Certo che ho fiducia in Dio! Mi ha sempre aiutata. Se non mi avesse data la forza di lavorare come avrei fatto a farcela_ >>. Ha ripetuto questa frase per tutta la vita. “Beati voi poveri, un giorno gioirete”. Mamma Emma era davvero povera. Poi il lavoro, piano, piano, anno dopo anno, tutta la vita. Una buona vita. Certo a Dio è piaciuta la sua creatura, anche per quel cuore di benedizione. << _Benedico tutti quelli che hanno fatto del bene a me e alla mia famiglia_ >>. E i nemici? << _Ma se io non voglio il male di nessuno, perché qualcuno dovrebbe volere il male mio?!_ >>. Ragionamento stringente e senza possibilità di replica. D’altronde la semplicità e il sorriso non si offrono alla replica, ma ispirano la contemplazione, silenziosa. Mamma Emma in cielo è tra le braccia di quel Padre nei Cieli che è venuta a prenderla dolcemente nel sonno. Posso pensare che stia continuando a pregare. Certo posso testimoniare le preghiere che ha fatto in questi anni. Ogni giorno, pioggia o sole, vento o bonaccia, alle sei del pomeriggio in punto abbiamo pregato il Rosario. Poi, in conclusione, si metteva assorta e parlava con Dio, direttamente, come chi può, come chi è gradito. E benediceva. Benediceva tutti quelli che l’hanno voluta bene. Che non erano pochi, lo si è visto nell’ultimo giorno. A tutti voi che le avete voluto bene, che le avete fatto del bene, che l’avete aiutata a vivere bene, ogni benedizione. Che la Vergine Maria continui la preghiera che le consegnava ogni giorno la mia mamma.
<< _Emma, figlia mia, ben tornata a casa_ >>. Così mi immagino che Colui che l’ha presa dolcemente tra le braccia le abbia detto. Per coccolarla ancora.
Ciao Mammina. Mi manchi.
                                                                              Arturo.