La mia mamma Emma si è addormenta.
La mia mamma Emma si è
addormenta. Si è svegliata tra le braccia di Dio, che l’ha coccolata. Deve
esserle particolarmente piaciuta per come l’ha fatta. Mite, sorridente, solida.
In conclusione della sua vita le ha dato due malattie di quelle che fanno
tremare i polsi solo a sentirle nominare. Eppure quegli anni sono un lungo
racconto di momenti belli. Anche per le battute che Emma, mia madre, faceva
senza nemmeno pensarci. Una su tutte. Quando la reggevo per fare degli
spostamenti le intimavo: << _Mamma
fai attenzione! Rischi di cadere!_ >>. Speravo di intimorirla e
renderla più disponibile alle mie manovre, anziché assoggettarmi ai suoi ritmi.
Mi rispondeva con la sua leggerezza: << _Figlio mio bello, se cado a terra, a terra mi trovi_ >>. Deve
essere piaciuta la riuscita della sua creatura al Nostro Creatore. Solida,
semplice, pronta a prendersi “il rischio di vivere”. Di sicuro le deve essere
piaciuta la sua fede. << _Certo che
ho fiducia in Dio! Mi ha sempre aiutata. Se non mi avesse data la forza di
lavorare come avrei fatto a farcela_ >>. Ha ripetuto questa frase per
tutta la vita. “Beati voi poveri, un giorno gioirete”. Mamma Emma era davvero
povera. Poi il lavoro, piano, piano, anno dopo anno, tutta la vita. Una buona
vita. Certo a Dio è piaciuta la sua creatura, anche per quel cuore di benedizione.
<< _Benedico tutti quelli che hanno
fatto del bene a me e alla mia famiglia_ >>. E i nemici? << _Ma se io non voglio il male di nessuno, perché
qualcuno dovrebbe volere il male mio?!_ >>. Ragionamento stringente e
senza possibilità di replica. D’altronde la semplicità e il sorriso non si
offrono alla replica, ma ispirano la contemplazione, silenziosa. Mamma Emma in
cielo è tra le braccia di quel Padre nei Cieli che è venuta a prenderla
dolcemente nel sonno. Posso pensare che stia continuando a pregare. Certo posso
testimoniare le preghiere che ha fatto in questi anni. Ogni giorno, pioggia o
sole, vento o bonaccia, alle sei del pomeriggio in punto abbiamo pregato il
Rosario. Poi, in conclusione, si metteva assorta e parlava con Dio,
direttamente, come chi può, come chi è gradito. E benediceva. Benediceva tutti
quelli che l’hanno voluta bene. Che non erano pochi, lo si è visto nell’ultimo
giorno. A tutti voi che le avete voluto bene, che le avete fatto del bene, che
l’avete aiutata a vivere bene, ogni benedizione. Che la Vergine Maria continui
la preghiera che le consegnava ogni giorno la mia mamma.
<< _Emma, figlia mia, ben tornata a casa_
>>. Così mi immagino che Colui che l’ha presa dolcemente tra le braccia
le abbia detto. Per coccolarla ancora.
Ciao Mammina. Mi
manchi.
Arturo.