giovedì 28 dicembre 2023

 Natale 2023

 

Il Regalo di Natale

Il regalo più bello che si possa fare è quello che resta nel cuore ❤️.  Sopratutto a Natale. Un pensiero, una storia, delle parole possono restare per sempre, più di ogni altra cosa.

Qui lascio il mio regalo a chiunque si fermerá a leggere.

In questo tempo speciale si fanno tanti auguri che si fanno viaggiare con la messaggistica social. Ma telefonarsi si usa ancora. Chiamo una mia amica, con un'amicizia che risale al secolo scorso dello scorso millennio. Mi racconta che sta per partire per far visita alla madre. Formula precipua del Natale riunire le famiglie, anche quelle le cui parti sono sparse in luoghi geografici diversi. Il lavoro chiama tanti a trovare la propria strada lontano dalla propria terra natale. E la salute. Non tutte le malattie le puoi curare la dove si nasce e dove sono i tuoi affetti. La mamma della mia amica si trova in una residenza sanitaria e vi resterà fino al suo ultimo giorno, la sua condizione è l'immobilità. Vede e sente Come condizione biologica, la facoltà della comprensione non l'ha più. Almeno quella comune. Quella che usiamo tutti ferialmente. Esistono però facoltà speciali, come lo sono i giorni di festa, come lo è il Natale. Che è fatto di scambio d'Amore e di segni come i regali. Anche alla sua mamma la mia amica porta un regalo. Un carillon. Antoine Favre era un orologio di Ginevra nel 1796, pensò di riprodurre in una scatola musicale portatile le strutture di campane azionate con meccanismi automatizzati. Ed ideò un oggetto magico. La satie, musica per carillon, accompagna i migliori ricordi di infanzia, di serenità di tanti che hanno avuto questo oggetto da piccoli. La scatola sonora è decorata da un paesaggio di Natale. Mentre la mia amica mi racconta la speranza che in qualche modo la magia del magico oggetto possa raggiungere l'intimo del cuore della mamma, nel mio spirito vedo la scena. Le mani commosse della figlia che ripongono il carillon sul tavolino accanto al letto. Affidandosi a quelle facoltà ancora attive di vista e ascolto carica la corda della piccola scatola musicale. Il minuto paesaggio natalizio si anima e le note della satie riverberano sulle lacrime intime del cuore attonito. Non so mamma se puoi sentire veramente, ma lo spero tanto, vorrei farti sapere quanto ti amo. Forse facoltà speciali, che non sappiamo vedere, ora sono al lavoro, per accogliere il segno che ti ho portata per parlarti del legame che non si potrai mai sciogliere tra noi. In questa immagine trovo le parole per darle conforto nel momento che come una nube invernale un dubbio si frappone tra la speranza e il cuore. Teme che non servirà a nulla, forse non è nemmeno più in grado di riconoscerla. Si che può, il suo spirito può, la sua coscienza può. E quello che stai per fare sarà un gesto, un segno amorevole di figlia che resterà per l’eternità. Quando finiamo di parlare di questo, le faccio i migliori auguri e le affido un bacio e una carezza da portare alla madre da parte mia. Mi rivela che tanti amici le hanno chiesto questo. Ed ecco che il suo racconto regala un’altra immagine. Le sue mani che stringono la donna nel letto portano dentro il calore di tante carezze, dei baci di molti amici. Ed in queste scene vedo il senso profondo e vero del Natale. La vicinanza degli uni con gli altri, la vicinanza a chi soffre. La vicinanza nello spirito che può superare ogni barriera. Sempre, ogni Natale ricorderò questo racconto che ho accolto come un dono imprevisto. Tra i rumori del mondo vi sono tante magnifiche melodie.

Buon Natale a tutti e chiunque.

Un sorriso.

Arturo Lania