lunedì 28 agosto 2017

Mentalità

Mentalità

Poi uno dice a che servono i social? Servono, servono. Una cosa così la vidi a Londra, nel Central Park, dove c'era uno spazio dedicato a chiunque volesse dire qualcosa. Qualunque cosa. Sciocchezze incluse. Amo la Democrazia e un poco alla volta comincio ad apprezzare i social. Certo devo capirli meglio, cambiare la mentalità. A proposito. Conosco le storie di tante persone la cui vita ha avuto sviluppi dipendenti da un foglio lanciato in faccia, da un calcio nei fondelli. Poteva essere poi un viaggio verso il basso, invece hanno cambiato mentalità e ne è venuta fuori una bella storia. Senza fare tutto l'elenco, cito di un paio di persone. Uno è Beppe Grillo, sono grillino da quando ero piccolino. No M5S, no! Anzi M5S, bhooo! Ma Beppe è un grande. Così, nel vedermi il suo spettacolo ho appreso che da ragazzo, all'esame di stato lo umiliarono. Ignorante e con un diploma del cavolo. Una pessima partenza. Le opinioni su di lui, figuriamoci, sono tutte legittime, ma la sua storia, una bella parabola umana e professionale. Di fallimenti, racconta, dopo ne ha vissuti parecchi. La mentalità l'ha dovuta aggiornare di continuo. L'altro tipo è il buon Steve Jobs. Con lui ho avuto la solita lezione. Uno crede di sapere tutto, caso mai perchè ha sentito qualcosa in televisione, così si fa un'idea. Sbagliata. Se si parte da qualche notizia e la si impasta con le proprie opinioni, ne viene fuori sempre e solo una schifezza di pensiero. Ho visto un documentario su di lui. Mi hanno impressionato i suoi insuccessi. Due passaggi, poi, sono stati una vera scoperta. Nel 1985 Jobs fu cacciato dalla Apples, licenziato. Steve Jobs la fonda e poi lo cacciano? Dodici anni dopo la riconquista. Quella sconfitta lo amareggiò ancora per molti anni. L'altra scoperta, questa l'ho presa da Wikipedia, è la sua partenza nella vita. Figlio di un siriano e di una svizzera i suoi genitori lo danno in adozione. Brutta partenza, mi sembra? Eppure, la sua parabola è straordinaria, direi, storica. Quando lo colpì il cancro tenne il celebre discorso all'Università di Stanford, il 12 giugno 2005. Le sue parole sono ormai incise dovunque. "Il vostro tempo è limitato. Non sprecatelo a vivere la vita di qualcuno altro". Nello stesso discorso, come in tutti i discorsi che ha fatto, invitava ad essere creativi. Tradotto, significa non fate le cose nello stesso modo, aggiornate la mentalità. Bello a dire tutte queste cose, vero? Voglio aggiungere un fatto personale. Nella mia vita mi è capitato di veder crescere una coppia di fratelli gemelli. Dato che mi trovavo, ho dato un piccolo contributo anche alla loro formazione. Ho provato a dargli una mentalità. Uno dei due era più discolo, poco o niente responsabile, cose così, da bimbi. Ma non mi sembrava una cosa buona lo stesso. Così, dicevo, provai a dare qualche nozione di cambiamento. Ma ché, risultati zero. Un giorno ebbe un comportamento talmente inaccettabile che lo afferrai di peso e lo cacciai da un negozio dove eravamo entrati. Non dissi niente, lo cacciai fermamente in silenzio. Fermezza e silenzio sono un metodo, non avevo dato sfogo ad un momento di nervosismo, applicai solo un metodo. Credo che passò circa un mese prima che si facesse rivedere. Ora sono passati circa otto anni. Uno dei di due mi è molto affezionato, l'altro mi vuole bene. Indovinate chi? Per non dire che è un giovanotto posato, responsabile, educato. Scientificamente non si può dire niente. Quanti fattori possono essere intervenuti. Ma dato che di storie così ne ho sentite raccontare tante e lo ho viste, mi sono fatto una convinzione. La mentalità va costantemente aggiornata. Se vuoi dare un contributo a dei giovani, come a degli amici, una bella cosa è aiutarli a cambiare mentalità. So da una passata vita da giocatore, che quando si hanno tante buone carte in mano non significa nulla, l'esito della partita dipende solo da come giochi. Se qualcuno, oltre alle mie due care lettrici, che spero sempre di non annoiare, capitasse su questa sciocchezzuola che ho scritto, stavolta credo che qualcosa di buono può tirarla fuori.
La mentalità va aggiornata e se hai un amico che ti aiuta a farlo hai davvero trovato un tesoro. Ma i tesori vanno meritati. Se uno è attaccato alla sua mentalità e non vuole cambiare, seguirà la sua parabola. Come tutti. Allora, mi piace scriverlo, ci si vede nella prossima vita.

                                                                                                  Arturo Lania

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